Fino al prossimo 30 aprile è prevista la prosecuzione del lavoro agile in fase di
emergenza. Tale data coincide con quella di cessazione della condizione di emergenza,
quindi è probabile che sarà prolungata.
Il lavoro agile in fase di emergenza differisce da quello in modalità ordinaria soprattutto per
i seguenti fattori:
1) Non è necessario il consenso del dipendente, che può quindi essere obbligato a
svolgere la propria prestazione lavorativa con questa modalità, mentre in modalità
ordinaria è condizione imprescindibile;
2) Non è necessaria la comunicazione al soggetto cui le amministrazioni pubbliche
comunicano le assunzioni, mentre in modalità ordinaria tale comunicazione è
espressamente richiesta;
3) Deve essere previsto che hanno un titolo di preferenza i dipendenti che sono fragili
e quelli che hanno figli minori di 16 anni in quarantena o isolamento fiduciario e/o
minori di 14 anni per i periodi di chiusura delle scuole; in modalità ordinaria la
preferenza va ai genitori per i 3 anni successivi alla conclusione del periodo di
congedo di maternità;
4) Può essere utilizzata la strumentazione informatica e/o telematica del dipendente,
mentre in via ordinaria deve essere fornita dall’ente;
5) Il lavoro agile in fase di emergenza è previsto per il 50% del personale che è
impegnato nelle attività che possono essere svolte con questa modalità, mentre
quello ordinario riguarda almeno il 60% dei dipendenti che sono impegnati in attività
che possono essere svolte con questa modalità;
6) Il lavoro agile in fase di emergenza richiede che non venga peggiorata la qualità dei
servizi erogati, a partire dalla durata dei procedimenti; in modalità ordinaria si deve
invece realizzare un miglioramento della qualità dei servizi, oltre ad un aumento del
benessere organizzativo, ad un contenimento dei costi ed al conseguimento degli
altri obiettivi prefissati.
Non vi è uno spostamento del termine per l’adozione del POLA, termine che ricordiamo
per gli enti locali si deve ritenere fissato nei 20 giorni successivo alla approvazione del
bilancio preventivo, cioè il termine per l’adozione del PEG, documento che soddisfa i
vincoli del piano delle performance.
Ricordiamo infine che il POLA disciplina il lavoro agile in modalità ordinaria.