DOMANDA

Il “risparmio di spesa” che deriva da una mobilità volontaria in uscita  può essere utilizzato per finanziare assunzioni a tempo determinato o come cessione di quote a favore dell’unione di

Comuni?

RISPOSTA

Il risparmio di spesa derivante da una cessazione in mobilità determina una diminuzione della spesa del personale e può essere utilizzato sia per finanziare assunzioni in mobilità (che nel biennio 2015/2016 vanno riservate al personale in sovrannumero delle province) e/o flessibili (fermo restando per queste comunque il tetto del 100% della spesa sostenuta allo stesso titolo nel 2009). Può inoltre essere ceduta alla unione dei comuni per finanziare aumenti di spesa del personale di quest’ultima, ma non per finanziare nuove assunzioni a tempo indeterminato.