Con la busta paga di aprile le amministrazioni pubbliche, comprese gli enti locali, devono
avere corrisposto la indennità di vacanza contrattuale per la mancata stipula del CCNL del
triennio 2025-2027. La misura di questa indennità è fissata dalla legge n. 207/2024, cd di
bilancio 2025, nello 0,6% del trattamento tabellare in godimento. Tale misura salirà allo 1%
a partire dalla busta paga del prossimo mese di luglio. La Ragioneria Generale dello Stato,
con una propria nota, ha calcolato l’importo per il personale di tutte le PA. Si deve
evidenziare che, per il personale degli enti locali e delle regioni, la misura del compenso è
calcolata sul tabellare e non tiene conto delle progressioni economiche, né con riferimento
a quelle previste dai CCNL fino a quello del 21 maggio 2018, né con riferimento alle nuove
modalità previste dal CCNL del 16 novembre 2022. Per cui l’importo è fisso per ognuna
della 4 aree e per i dirigenti.
Le risorse per il finanziamento di questo compenso sono comprese nell’aumento dello
1,8% del monte salari 2022 previsto dalla legge di bilancio 2025 per il finanziamento dei
rinnovi contrattuali del pubblico impiego.
Occorre aggiungere infine che questa indennità si somma a quella per il mancato rinnovo
del CCNL del triennio 2022/2024, ivi compresa la maggiorazione di 6,7 volte voluta per
tutte le PA dalla legge di bilancio del 2024.