Sono molte ed assai rilevanti le novità contenute nella legge di conversione del d.l. n.
25/2025 per come approvata in prima lettura da parte della Camera dei Deputati, testo che
con ogni probabilità non sarà modificato da parte del Senato. Ricordiamo che l’esame
parlamentare si deve concludere entro il prossimo 15 maggio. Le principali novità possono
essere così sintetizzate: possibilità di superamento del tetto del salario accessorio
dell’anno 2016 per i dipendenti e le elevate qualificazioni, ampliamento delle stabilizzazioni
e delle riserve, modifica delle regole per le assunzioni e per lo scorrimento di graduatorie,
vincolo di destinazione a partire dal 2026 – tranne che negli enti locali di ridotte
dimensioni- di una quota delle capacità assunzionali alla mobilità volontaria. Si
confermano le regole dettate nel testo iniziale del decreto sull’allungamento a 3 anni della
validità delle graduatorie negli enti locali, sulle assunzioni di informatici specializzati, sulla
attenuazione dei vincoli di incandidabilità degli amministratori dei comuni dissestati, sul
superamento dell’assimilazione delle assenze per Covid alle terapie salvavita ed ai ricoveri
ospedalieri, sulla possibilità per le amministrazioni di collocare in quiescenza una parte dei
dipendenti che hanno compiuto 65 anni di età ed hanno maturato il tetto massimo di
anzianità contributiva.