Per il parere della sezione autonomie della Corte dei Conti della Lombardia n. 457 del 15 dicembre 2015 i comuni possono cedere all’unione di cui fanno parte spazi assunzionali e di spesa del personale ed il tetto ai fondi per la contrattazione decentrata deve essere dettato in modo unitario a livello di somma dei singoli comuni e della unione.

La cessazione degli spazi assunzionali e di spesa del personale alla Unione è contenuta nell’articolo 32 del D.Lgs. n. 267/2000 e nel comma 31-quinquies dell’art. 14 d.l. n. 78/10 (disposizione inserita ala legge n. 190/2014. Vengono richiamate in questa direzione le deliberazioni n. 8/2011 della sezione autonomie della Corte dei Conti e n. 81/2008 della stessa sezione lombarda. Viene espressamente detto che “il dato relativo alla spesa di personale da prendere in considerazione non può̀ essere solo quello di ciascun Comune o dell’Unione poiché́ si tratterebbe di un dato incompleto e fuorviante (anche per le operazioni elusive dei vincoli cui potrebbe prestarsi) ma quello complessivo degli enti e dell’Unione. Con la conseguenza che i trasferimenti di personale, a qualsiasi titolo, fra i Comuni e le Unioni di cui fanno parte, in entrambe le direzioni, non sono sottoposti alla disciplina vincolistica richiamata sopra purchè la somma complessiva delle spese calcolata sommando tutti i dati degli enti che costituiscono l’Unione rispetti i vincoli di finanza pubblica in tema di spesa per il personale”.

Anche sul fondo per la contrattazione collettiva decentrata integrativa si procede con la unificazione tra quelli dei comuni e quello della Unione. Il parere ci ricorda che “i vincoli di finanza pubblica non possono subire deroghe soggettive e, quindi, detti vincoli si applicano anche alle unioni di comuni; ne consegue che il contenimento dei costi per la contrattazione decentrata del personale dei comuni deve essere valutato in termini sostanziali”. Per cui si perviene alla conclusione che “il rispetto dei limiti finanziari fissati per la contrattazione decentrata deve essere valutato complessivamente sommando gli spazi che fanno a capo a ciascun comune per il personale trasferito all’unione”.