Il recesso dalla convenzione di segreteria produce l’effetto di revoca del Segretario e del
Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (RPCT), per cui
l’ANAC può intervenire per chiedere il riesame della deliberazione. In questa direzione
vanno le indicazioni contenute nella deliberazione Anac n. 883 del 2 ottobre 2019.
Viene affermato che il “recesso unilaterale dalla convenzione di segreteria, di fatto
comporta la rimozione del segnalante dal suo incarico di segretario comunale e di
Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza, che presenta
aspetti qualificabili come misura ritorsiva ex articolo 1, comma 7, legge n. 190/2012 (come
modificato dall’articolo 41, comma 1, lettera f), d.lgs. n. 97/2016”.
Ricordiamo che tale disposizione, all’ultimo periodo, stabilisce espressamente che
“Eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, nei confronti del Responsabile della
prevenzione della corruzione e della trasparenza per motivi collegati, direttamente o
indirettamente, allo svolgimento delle sue funzioni devono essere segnalate all'Autorità
nazionale anticorruzione, che può chiedere informazioni all'organo di indirizzo e intervenire
nelle forme di cui al comma 3, articolo 15, decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39”. E che
questa ultima disposizione stabilisce che “Il provvedimento di revoca dell'incarico
amministrativo di vertice o dirigenziale conferito al soggetto cui sono state affidate le
funzioni di responsabile, comunque motivato, è comunicato all'Autorità nazionale
anticorruzione che, entro trenta giorni, può formulare una richiesta di riesame qualora rilevi
che la revoca sia correlata alle attività svolte dal responsabile in materia di prevenzione
della corruzione. Decorso tale termine, la revoca diventa efficace”.
Nel caso specifico l’Anac ha rilevato numerosi episodi di segnalazione effettuata dal
responsabile anticorruzione che son temporalmente vicini al recesso dalla segreteria
convenzionata. Dal che si deve trarre la conclusione che siamo nell’ambito di applicazione
delle previsioni della legge anticorruzione, nella parte in cui si vuole tutelare il
Responsabile anticorruzione da “misure discriminatorie, dirette o indirette, collegate
direttamente o indirettamente allo svolgimento delle sue funzioni di RPCT.. l’Autorità
ritiene che la deliberazione di risoluzione unilaterale della convenzione di segreteria abbia
prodotto l’effetto di revoca dell’incarico di segretario comunale e quello indiretto della
revoca dell’incarico di RPCT del medesimo Comune, per motivi legati alla sua attività di
RPCT oltre di segretario comunale”. Per cui l’ANAC ha deliberato di chiedere al consiglio
comunale “il riesame della delibera consiliare di recesso unilaterale della convenzione per
la gestione in forma associata del servizio di segreteria comunale”.