Il “protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici” di cui alla nota DFP 0025239 del 15
aprile, validato dal Comitato Tecnico Scientifico “disciplina le modalità di organizzazione e
gestione delle prove selettive delle procedure concorsuali pubbliche tali da consentirne lo
svolgimento in presenza in condizioni di sicurezza”. Esso, sulla base delle previsioni
dettate dall’articolo 10 del d.l. n. 44/2021, si applicherà dal prossimo 3 maggio.
Il protocollo non si applica alle procedure svolte solamente sulla base dell’esame dei
curricula ed a quelle per le quali è previsto lo svolgimento in modalità telematica. Le
commissioni possono dare corso “alla correzione delle prove scritte con collegamento da
remoto”.
E’ compito delle amministrazioni garantire che “tutti i candidati devono essere
preventivamente informati delle misure adottate .. a mezzo PEC e/o mediante apposita
comunicazione mediante il portale dell’amministrazione organizzatrice”.
I vincoli che i candidati devono rispettare sono i seguenti: presentarsi da soli e senza
bagaglio; non avere né la febbre nè sintomi del Covid-19; non essere sottoposti a
quarantena o isolamento domiciliare fiduciario; “presentare all’atto dell’ingresso nell’area
concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare effettuato .. in
data non antecedente a 48 ore”; indossare le mascherine FFP2/FFP3 che devono essere
messe a disposizione da parte della amministrazione. Sono molto nette le indicazioni
previste dal protocollo: “qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse
essere soddisfatta ovvero in caso di rifiuto a produrre l’autodichiarazione, dovrà essere
inibito l’ingresso del candidato nell’area concorsuale”. Anche i componenti le commissioni
ed il personale addetto alle varie attività concorsuali devono essere in possesso del
tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore e devono essere muniti delle mascherine.
Occorre garantire “il rispetto del criterio di distanza droplet di almeno 2,25 metri” tra i
candidati, tra questi ed il personale di vigilanza e tra candidati e commissioni
amministratici, nonché uno spazio di 4,5 mq per ogni candidato.
I requisiti dell’area concorsuale sono i seguenti, oltre alla “elevata flessibilità logistica”:
adeguata viabilità e trasporto pubblico locale; ingressi riservati, distinti e separati;
parcheggi riservati ai “candidati con particolari esigenze”; “disponibilità di sufficiente area
interna con adeguata areazione naturale”; disponibilità di un locale in cui “realizzare il
servizio sanitario di pre triage ovvero accogliere ed isolare gli eventuali soggetti
sintomatici”. I requisiti delle aule sono i seguenti: consentire la sanificazione in modo
semplice, avere servizi igienici direttamente accedibili, consentire una elevata aerazione,
avere impianti di aerazione meccanica “con impostazione di esclusione di ricircolo di aria”,
“garantire volumetrie minime di ricambio d’aria per candidato”.
Occorre mettere a disposizione “per le prove svolte in formato digitale una postazione
informatica (qualora la prova non si svolga con un tablet che verrà consegnato ai candidati
al momento dell’identificazione)”.
Le prove selettive da svolgere in presenza devono avere una durata massima di 60 minuti.
Il protocollo non contiene, a differenza del precedente, il divieto di presenza in
contemporanea nella stessa sede di più di 30 candidati.
Gli enti devono inoltre organizzare percorsi che impediscano i contatti e devono garantire
la sanificazione e la bonifica dell’area concorsuale, nonché adottare uno specifico piano
operativo da pubblicare sul sito internet entro i 10 giorni precedenti. “Il rappresentante
legale dell’amministrazione organizzatrice (o il dirigente responsabile dell’organizzazione
concorsuale)” lo devono comunicare entro i 5 giorni precedenti alla Funzione Pubblica.
I principi dettati per le prove scritte in presenza si applicano anche a quelle orali nel caso
in cui non si opti per il loro svolgimento a distanza. Occorre in questo caso soprattutto
“scaglionare gli orari di presentazione dei candidati .. e, ove possibile, organizzare lo
svolgimento delle prove pratiche in spazi aperti”.