Sulla base del DPCM 27 febbraio 2017 le amministrazioni non statali devono prevedere incrementi per i rinnovi contrattuali del triennio 2016/2018 nella misura, rispettivamente, dello 0,36% nel 2016, dello 1,09% nel 2017 e dello 1,45% nel 2018, se,pre del monte salari 2015, senza tenere conto delle risorse per la indennità di vacanza contrattuale. Il monte salari 2015 è quello comunicato con il conto annuale del personale. Per cui, nei bilanci di tali anni vanno previsti questi incrementi: se ciò non fosse avvenuto è necessario operare una correzione.
Queste risorse non sono sufficienti a finanziare gli incrementi contrattuali medi pari ad 85 euro mensili che sono stati definiti nella intesa tra Governo e sindacati dello scorso 30 novembre; per cui con la legge di bilancio del 2018 si dovrà provvedere per le amministrazioni statali allo stanziamento di risorse aggiuntive. 
Le risorse per il finanziamento dei rinnovi contrattuali vanno in deroga al tetto del fondo della spesa per il personale di cui al comma 557 della legge n. 296/2006.