Ampliamento della possibilità di ricorso alle progressioni verticali, riserva del 30% dei posti
dirigenziali agli interni, istituzione di una nuova categoria per il personale di elevata
qualificazione, modifica delle regole per le progressioni orizzontali e valorizzazione del
dottorato di ricerca. Forti limitazioni alla necessità dell’assenso da parte degli enti alla
mobilità volontaria. Delega ai CCNL per il superamento del tetto al salario accessorio.
Unificazione nel piano integrato di attività ed organizzazione del piano del fabbisogno, del
POLA, del piano delle performance e del piano anticorruzione. Assunzione di personale a
tempo determinato per l’attuazione del PNRR. Sono queste le disposizioni di maggiore
rilievo contenute nel d.l. n. 80/2021, “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità
amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”, che è stato
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 136 del 9 giugno e che, quindi, deve essere
convertito in legge entro il prossimo 8 agosto. Il provvedimento detta anche disposizioni
per le assunzioni di personale da parte del settore giustizia e consente a regioni ed enti
locali, prevedendone il finanziamento, di potere conferire 1.000 incarichi di collaborazione
per lo svolgimento delle loro attività nell’ambito del PNRR.