Il Ministero del Lavoro ha adottato il Decreto n. 15 del 4 febbraio sui criteri per la
ripartizione tra gli Ambiti territoriali ed i comuni delle risorse previste dalla legge di bilancio
2021 per le assunzioni di assistenti sociali, con riferimento esclusivamente a quelli in
servizio a tempo indeterminato.
Ci viene ricordato in premessa che gli Ambiti territoriali sono quelli previsti dalla legge n.
328/2000, articolo 8, comma 3, lettera) e che occorre fare riferimento al “numero medio di
assistenti sociali in servizio nell’anno di riferimento assunti dai comuni che fanno parte
dell’ambito o direttamente dall’ambito con rapporto di lavoro a tempo indeterminato,
effettivamente impiegato nei servizi territoriali e nella loro organizzazione e pianificazione,
calcolato con riferimento alla definizione di equivalente a tempo pieno”.
Il Decreto stabilisce che, “laddove tutte le funzioni in ambito sociale siano delegate ad un
soggetto capofila, il contributo attribuito all’ambito è interamente destinato a tale soggetto.
Nei casi diversi il contributo attribuito all’ambito è da questo suddiviso tra il soggetto
capofila e i comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale” sulla base delle seguenti
regole:
1) attribuzione “degli assistenti sociali in servizio a tempo indeterminato
eventualmente assunti direttamente dal Soggetto capofila pro quota a ciascun
comune, in proporzione al numero di residenti al primo gennaio dell’anno di
riferimento;
2) ripartizione del contributo tra i comuni “riconoscendo un contributo pari a quello che
si otterrebbe applicando a ciascuno, singolarmente, con riferimento al numero di
assistenti sociali in servizio a tempo indeterminato, comprensivo di quelli attribuiti ..,
gli stessi criteri di calcolo utilizzati per l’attribuzione del contributo tra tutti gli ambiti
nazionali”;
3) riconoscimento di una quota parte nel caso di “somma dei contributi spettanti a
ciascun comune .. che eccede il totale riconosciuto all’Ambito” e, viceversa, nel
caso in cui “la comma dei contributi spettanti a ciascun comune .. non esaurisca il
totale riconosciuto all’Ambito, le somme residue sono suddivise .. in proporzione al
numero di assistenti sociali a tempo indeterminato riportato nei prospetti informativi
rispetto al totale”;
4) possibilità di concordare modalità diverse di ripartizione tra Ambito e comuni;
5) i comuni in dissesto o predissesto e “comunque impossibilitati a realizzare
assunzioni .. adotteranno ogni azione utile, anche attraverso la gestione associata
dei servizi, a favorire che benefici del potenziamento dei servizi anche la
popolazione ivi residente”.
Il Decreto anticipa la fornitura da parte dello stesso ministero delle “necessarie istruzioni
operative”. Ed infine evidenzia l’effettuazione di “controlli di coerenza dei dati inviati”,
anche con riferimento al conto annuale del personale, con “segnalazione all’ambito per i
necessari riscontri”.