DOMANDA

Se un comune, con una nota a firma del segretario Generale che riveste anche il ruolo di Presidente dell’UPD, segnala un fatto alla procura della repubblica ritenendolo fonte di possibile infrazione al codice penale, deve contestualmente avviare la contestazione degli addebiti o può attendere l’esito delle indagini e, sapendo che vi è una iscrizione al registro degli indagati o, successivamente un rinvio a giudizio, fare decorrere il termine dell’avvio della contestazione da quelle date?

In buona sostanza il Comune sarebbe decaduto dalla possibità di avviare e concludere il procediento essendo trascorsi i 40 gg. dalla conoscenza o o 120?

RISPOSTA

A mio avviso se l’ente segnala alla Procura una possibile violazione del codice penale e la stessa costituisce (e non può non costituire) infrazione disciplinare deve avviare il procedimento disciplinare entro i termini previsti dal DLgs n. 150/2009 in relazione alla possibile sanzione. Può sospendere motivatamente lo stesso nel caso in cui riscontri che non vi sono elementi chiari in suo possesso per potere dare corso alla conclusione ovvero se allo stato il procedimento si dovrebbe completare con il proscioglimento del dipendente.